da abz » 30/09/2022, 13:02
Come suggerito da Kappa, apro qui una discussione sulle aste RFA, visto che si è creato anche un po' di dibattito sul tema in giro per le leghe e io personalmente ritengo che questa fase per come è strutturata abbia delle criticità.
In particolare capita che si verifichino situazioni in cui il risultato dell'asta non rispecchi il valore del giocatore e sia considerato praticamente all'unanimità molto vantaggioso per chi può pareggiarlo o se lo vede assegnato. Ora, ovviamente sono casi sporadici ma un po' se ne sono visti in questa fase secondo me e la domanda sorge spontanea: com'è possibile che il prezzo di un asta resti basso se tutti sono d'accordo che il valore sia maggiore? Probabilmente concorrono più fattori, a me ne vengono in mente principalmente due:
- Scarsa partecipazione
- Limitazione di spot/cap impegnati in altre aste
Il punto 1 mi sembra abbastanza chiaro, in questa fase in cui si ha meno di un giorno per rilanciare ad un asta ed è quindi importante essere presenti ed entrare nel forum per controllare se c'è bisogno di intervenire anche più volte giorno. A me sembra che in generale la maggior parte di noi lo faccia durante l'RFA e non solo, però è chiaro che non tutti possono o vogliono dedicare questo tipo di impegno a un passatempo e magari partecipano il minimo indispensabile per uscire decentemente dal mercato e tutto sommato mi sembra anche giusto così, non credo sia il caso di essere più esigenti. Semmai l'unica opzione che mi viene in mente potrebbe essere estendere il tempo a disposizione per rilanciare, magari a 24 ore in modo che se anche uno entra una volta al giorno più o meno sempre nella stessa fascia oraria non rischia di arrivare troppo tardi. Ovviamente però questo allungherebbe i tempi della fase e tutto sommato secondo me non inciderebbe poi così tanto.
Il punto 2 invece secondo me è quello più problematico. Capita spesso infatti che con molte aste aperte qualche asta venga trascurata perché i GM hanno già cap o slot impegnati in altre aste, o magari non vogliano occuparne altri per poter pareggiare qualche proprio RFA per cui c'è già l'asta aperta. Rispetto alle FA infatti, in cui si ha abbastanza controllo sulle offerte a cui dare priorità sapendo che la propria asta è vincente per tutto il tempo in cui resta valida, per le RFA è più problematico per il meccanismo del pareggio che allunga i tempi per cui un'offerta blocca cap e slot di chi l'ha fatta (potenzialmente posso averli bloccati per poco meno di 36 ore anche se poi viene pareggiata e nel frattempo un'altra asta fa in tempo ad essere aperta e chiusa senza che io fossi in grado di rilanciare). E inoltre appunto c'è anche da considerare che potrebbero servire risorse da tenere disponibili per pareggiare i propri RFA, ma anche che qualsiasi offerta si faccia non garantisce di ottenere il giocatore per cui si stanno impegnando le risorse (salvo alcuni casi in cui il detentore di un RFA è già impossibilitato a pareggiare). Per quello che ho potuto sperimentare questi meccanismi rendono spesso impossibile o magari molto rischioso offrire in aste per cui si vorrebbe rilanciare e se succede contemporaneamente a diversi GM si creano i risultati di cui sopra.
Ovviamente mi rendo conto che non sia facile strutturarle diversamente garantendo che le offerte siano e restino valide per tutta la durata dell'asta e io stesso non ho un'idea precisa di come si possa correggere questa dinamica, ma magari ne può nascere un dibattito con proposte interessanti. Io provo a buttarne giù un paio che mi sono venute in mente un po' al volo come spunti da cui partire:
Idea 1 - Si potrebbe limitare il numero di aste che possono essere contemporaneamente attive, questo potrebbe evitare che con troppo aste in ballo ci siano troppi GM impegnati in altre e impossibilitati a rilanciare. Anche questo ovviamente allungherebbe i tempi della fase, ma il tempo per me ci sarebbe e anche se richiederebbe impegno un po' più a lungo magari rendendo la fase un po' meno frenetica ne richiederebbe un po' meno a tutti nel quotidiano.
Idea 2 - Considerare impegnati solo i pap e gli slot dei contratti confermati, permettendo quindi di offrire su più aste con le stesse risorse, annullando poi un'asta se chi l'ha vinta non può più permettersi quel contratto per via della conclusione di altre aste. Questo sarebbe ovviamente un cambiamento molto più drastico ed è più difficile capire che implicazioni avrebbe, però potenzialmente permetterebbe di rispettare maggiormente il valore di mercato nel risultato dell'asta. Di contro anche qui, probabilmente, i tempi si allungherebbero a causa delle aste che devono essere riaperte dopo l'annullamento, sebbene i minori vincoli nell'offrire potrebbero far durare meno le singole aste.
Scusate il papiro ma è un argomento complesso e volevo delinearlo il meglio possibile, queste sono appunto le prime due proposte che mi sono venute in mente e dovrei ragionarci anch'io meglio, ma mi sembrava un base da cui poter far partire un confronto e magari altre proposte, voi che ne pensate?
Come suggerito da Kappa, apro qui una discussione sulle aste RFA, visto che si è creato anche un po' di dibattito sul tema in giro per le leghe e io personalmente ritengo che questa fase per come è strutturata abbia delle criticità.
In particolare capita che si verifichino situazioni in cui il risultato dell'asta non rispecchi il valore del giocatore e sia considerato praticamente all'unanimità molto vantaggioso per chi può pareggiarlo o se lo vede assegnato. Ora, ovviamente sono casi sporadici ma un po' se ne sono visti in questa fase secondo me e la domanda sorge spontanea: com'è possibile che il prezzo di un asta resti basso se tutti sono d'accordo che il valore sia maggiore? Probabilmente concorrono più fattori, a me ne vengono in mente principalmente due:
- Scarsa partecipazione
- Limitazione di spot/cap impegnati in altre aste
Il punto 1 mi sembra abbastanza chiaro, in questa fase in cui si ha meno di un giorno per rilanciare ad un asta ed è quindi importante essere presenti ed entrare nel forum per controllare se c'è bisogno di intervenire anche più volte giorno. A me sembra che in generale la maggior parte di noi lo faccia durante l'RFA e non solo, però è chiaro che non tutti possono o vogliono dedicare questo tipo di impegno a un passatempo e magari partecipano il minimo indispensabile per uscire decentemente dal mercato e tutto sommato mi sembra anche giusto così, non credo sia il caso di essere più esigenti. Semmai l'unica opzione che mi viene in mente potrebbe essere estendere il tempo a disposizione per rilanciare, magari a 24 ore in modo che se anche uno entra una volta al giorno più o meno sempre nella stessa fascia oraria non rischia di arrivare troppo tardi. Ovviamente però questo allungherebbe i tempi della fase e tutto sommato secondo me non inciderebbe poi così tanto.
Il punto 2 invece secondo me è quello più problematico. Capita spesso infatti che con molte aste aperte qualche asta venga trascurata perché i GM hanno già cap o slot impegnati in altre aste, o magari non vogliano occuparne altri per poter pareggiare qualche proprio RFA per cui c'è già l'asta aperta. Rispetto alle FA infatti, in cui si ha abbastanza controllo sulle offerte a cui dare priorità sapendo che la propria asta è vincente per tutto il tempo in cui resta valida, per le RFA è più problematico per il meccanismo del pareggio che allunga i tempi per cui un'offerta blocca cap e slot di chi l'ha fatta (potenzialmente posso averli bloccati per poco meno di 36 ore anche se poi viene pareggiata e nel frattempo un'altra asta fa in tempo ad essere aperta e chiusa senza che io fossi in grado di rilanciare). E inoltre appunto c'è anche da considerare che potrebbero servire risorse da tenere disponibili per pareggiare i propri RFA, ma anche che qualsiasi offerta si faccia non garantisce di ottenere il giocatore per cui si stanno impegnando le risorse (salvo alcuni casi in cui il detentore di un RFA è già impossibilitato a pareggiare). Per quello che ho potuto sperimentare questi meccanismi rendono spesso impossibile o magari molto rischioso offrire in aste per cui si vorrebbe rilanciare e se succede contemporaneamente a diversi GM si creano i risultati di cui sopra.
Ovviamente mi rendo conto che non sia facile strutturarle diversamente garantendo che le offerte siano e restino valide per tutta la durata dell'asta e io stesso non ho un'idea precisa di come si possa correggere questa dinamica, ma magari ne può nascere un dibattito con proposte interessanti. Io provo a buttarne giù un paio che mi sono venute in mente un po' al volo come spunti da cui partire:
Idea 1 - Si potrebbe limitare il numero di aste che possono essere contemporaneamente attive, questo potrebbe evitare che con troppo aste in ballo ci siano troppi GM impegnati in altre e impossibilitati a rilanciare. Anche questo ovviamente allungherebbe i tempi della fase, ma il tempo per me ci sarebbe e anche se richiederebbe impegno un po' più a lungo magari rendendo la fase un po' meno frenetica ne richiederebbe un po' meno a tutti nel quotidiano.
Idea 2 - Considerare impegnati solo i pap e gli slot dei contratti confermati, permettendo quindi di offrire su più aste con le stesse risorse, annullando poi un'asta se chi l'ha vinta non può più permettersi quel contratto per via della conclusione di altre aste. Questo sarebbe ovviamente un cambiamento molto più drastico ed è più difficile capire che implicazioni avrebbe, però potenzialmente permetterebbe di rispettare maggiormente il valore di mercato nel risultato dell'asta. Di contro anche qui, probabilmente, i tempi si allungherebbero a causa delle aste che devono essere riaperte dopo l'annullamento, sebbene i minori vincoli nell'offrire potrebbero far durare meno le singole aste.
Scusate il papiro ma è un argomento complesso e volevo delinearlo il meglio possibile, queste sono appunto le prime due proposte che mi sono venute in mente e dovrei ragionarci anch'io meglio, ma mi sembrava un base da cui poter far partire un confronto e magari altre proposte, voi che ne pensate?